Crediti
Una produzione Spellbound con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con Rassegna Tersicore e Auditorium Conciliazione.
Prima parte , Prima Mondiale 15 gennaio 2014 Auditorium Conciliazione, Roma
Creazione completa Prima Mondiale 20 marzo 2015 Teatro Sociale, Como
coreografia e regia Mauro Astolfi
Assistente coreografa Adriana De Santis
interpreti Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Claudia Mezzolla, Giovanni La Rocca, Cosmo Sancilio, Yadira Rodriguez Fernandez , Violeta Wulff Mena, Fabio Cavallo musiche Daniel Hope, Italian Baroque Arias, Chopin
musiche originali Luca Salvadori
disegno luci Marco Policastro
Note di Regia
DARE è il piu’ recente lavoro coreografico di Astolfi, il ringraziamento a tutti coloro che hanno dato il loro corpo, la loro energia, le loro attenzioni, i loro pensieri al progetto Spellbound. “Non ci siamo mai fermati, forse ci siamo guardati indietro ma solo per trovare la spontaneità della spinta ad andare avanti. Abbiamo reinventato all’infinito, abbiamo scoperto quanto fosse inutile aspettare che qualcosa accadesse, ci siamo ancora concentrati di più sul come si potesse Dare meglio quello che per noi era importante. Dare è la nostra dedica agli altri e a noi stessi, è l’idea che si è costruita lentamente attorno a questa festa. Dare racconta una cosa semplice: a volte, anche nella vita reale e non solo nei film, se non ci si concentra solo sulle cose che non vanno bene, si incontrano quelle che vanno bene. Dare forza ed energia a un progetto ne permette la realizzazione ma al tempo stesso costruisce qualcosa di importante in noi. La creatività non può nascere dalla paura di non farcela ma dalla sensazione che in qualche modo il successo o almeno parte di esso sia continuare ad avere voglia di Dare.”
DARE è richiamare a sé quell’essenza invisibile e solida della Compagnia, in una divisione di spazi, di storie che si incrociano, che si ritrovano e si riallontanano. La dimensione di uno spazio interno, a noi caro, uno spazio mutevole e trasformista dove la scena stessa, gli oggetti, le scatole, le piante sperimentano la loro condizione quasi umana dove la collaborazione tra l’uomo e l’ambiente è un approccio ordinario, dove un letto o uno scatolone da trasloco diventano un’estensione delle nostre braccia, un vestito, un posto dove trovare un equilibrio diverso, una diversa armonia.
DARE racchiude e raccoglie un mondo un po’ magico, la dimensione del quotidiano rivista come qualcosa di ancora più eccitante di un evento straordinario.
DARE è forse anche una metafora del vivere e la ricerca eterna di una relazione tra noi e gli altri, tra noi e quello che noi stessi abbiamo creato, un recupero delle intuizioni geniali della nostra infanzia dove qualsiasi cosa era un mondo da scoprire ogni giorno.
Lo spettacolo rappresenta la versione a serata intera di un lavoro inizialmente proposto sotto forma di breve studio a Roma a gennaio 2014 nell’ambito di Rassegna Tersicore presso l’Auditorium Conciliazione di Roma e messo in scena a Como in prima assoluta nel suo sviluppo integrale anche a celebrazione del consolidato rapporto artistico con il Teatro Sociale con cui la compagnia ha realizzato negli ultimi anni svariati progetti.