Marco Schiavoni

Compositore, produttore musicale e videomaker.

 

Nasce a Roma nel 1961. Autodidatta, è attivo nel mondo della danza e del teatro dal 1979. Figlio di Fidia, esperto di musica classica e collezionista di dischi, cresce in un ambiente dove la musica è quotidianamente presente. A dodici anni inizia casualmente lo studio della chitarra. Negli anni immediatamente successivi approfondisce più seriamente l’analisi della musica, avvicinandosi al pianoforte, all’uso del sintetizzatore e delle tecniche di registrazione. All’età di diciassette anni lavora come pianista improvvisatore in vari locali di Trastevere, a Roma, incontrando musicisti che lo incoraggiano a scrivere e a continuare ad essere “autodidatta”. Dal 1978 interrompe per sempre gli studi scolastici (Istituto d’Arte – grafica pubblicitaria) per dedicarsi totalmente al lavoro di musicista. Per un anno, grazie all’esperienza di pianista improvvisatore, lavora come turnista in sala di incisione, collaborando con gruppi di musica commerciale e cantautori dell’ambiente romano. Nell’estate del 1979 incontra Aurelio Gatti e Hal Yamanouchi che lo introducono nel mondo del teatro, stimolando il suo desiderio di comporre e sperimentare. Da allora la sua attività è stata principalmente legata al mondo della danza e del teatro. Alla fine degli anni ottanta comincia a studiare tecniche di orchestrazione cominciando da un quartetto d’archi commissionato da Anita Bucchi (Balletto ‘90) per arrivare gradualmente a scrivere per piccole e poi grandi orchestre d’archi, sempre e solo per produzioni musicali destinate alla scena.

 

Le sue composizioni sono presenti in oltre ottocento produzioni, spaziando dal balletto classico alla danza contemporanea, dal teatro dei burattini ai serial televisivi, dai documentari per la FAO a vari film (tra cui il cortometraggio “SENZA PAROLE” di Antonello De Leo, candidato all’ Oscar 1997 e vincitore del Donatello 1997), dal teatro per ragazzi alla prosa, dalla sonorizzazione di installazioni di arti visive alla partecipazione di Festival Internazionali come performer e concertista; ha scritto anche musiche originali per alcune produzioni radiofoniche della RAI.

 

Già dalla fine degli anni ‘90 produce e realizza videoclip per la danza contemporanea e il regista Davide Livermore nel 2001 gli commissiona la prima videografia a tre schermi, per la Cenerentola di Rossini, che verrà replicata in diverse stagioni liriche italiane e all’estero. Da quel primo lavoro inizia a collaborare con diversi registi per la realizzazione di videografie a più schermi sincronizzati. Dal 2007 collabora stabilmente con Alessandro Gassmann come videografo. Nel 2013 è candidato al premio Ubu, insieme allo scenografo Gianluca Amodio, per la videografia di Riccardo III, visto da più di 200.000 spettatori. Altri lavori simili gli sono stati commissionati da Renato Greco (Odysseus, teatro dell’Opera de Il Cairo), Giuseppe Marini (Filottete con Pino Micol, Teatro Olimpico di Vicenza), Teatro Stabile del Veneto (Oscura Immensità, Roman e il suo Cucciolo, Sette Minuti, Qualcuno volò sul nido del cuculo per la regia di Gassmann).

 

Dal 2006 collabora costantemente con Caterina Genta, creando spettacoli e performance in cui danza, prosa, musica e video sono sempre in stretta relazione tra loro. Vive e lavora a Spoleto.

Spellbound Contemporary Ballet
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